mercoledì 28 maggio 2014

Non puoi trovarmi


Esiliata  sulle mani del mare
mentre ripiego  le ossa del cielo.
Lo stesso delirio
 che  fa apparire sospette 
certe carezze ingoiate  in  un 'esperimento d'amore.

Io non farò mai più rumore.

Con le ginocchia seminascoste
 tenendo sempre la testa girata.
Senti ''Trenta'' denari prima di chiudere gli occhi.

L'arredamento di certi  baci  composti
un letto molto sudicio
una tavola di legno verniciato 
e  una sola sedia .

Franano certe incarnazioni 
incrinandosi sotto macerie di foglie. 

Una primavera squarciata
vasta di rabbia... 
tanto da esortare la caccia.

Rimuovere angoli  tagliati male, dentro cose morenti 
in persempre che si  aprono ai venti.

Pareva che la lingua del cielo si allargasse 
che ingigantisse a poco a poco 
dentro un immane lembo di sudario
 per   stendersi  sopra la riva della pelle.

Occhi  che sbucano fuori  dalla faccia
 mentre le dita si inondano tra le ginocchia.
 Penetrando. 
 Gemendo 
in  un abbandono cieco.

Poi  il cuore poggiato  
mentre  affonda l'anima.

Nata sotto gli alberi. 
Piegata  flessuosamente. 
 Misteriosamente  sua.

Urtando le caviglie
a tratti con le dita del piede 
dentro suoni che tremano
nel labirinto stellare .




Il mio ansimare è la tua fronte sudata.
Ma di notte non cade mai l'infinito?

Ricorrere a dei sotterfugi. 

Ogni volta
 per due ore 
seduta accanto a una sedia 
e rimanere cieca
mentre cerchi  di lavarmi la bocca   
e passi  con gli occhi ''tutti i rumori della vita''.

 Certe ore fanno tremare d'orrore.

Le povere spose chine
si mescolano
 mentre rifiorisce il male.
E..tu 
in una goccia  
cadi dall'alto di un bacile 
suscitando spasmi.

Una pioggia che esplode
che frantuma gli occhi
 mentre ingemma il cielo.

Germogliano le stelle.

Certe piogge d'amore sono proiezioni finite
poi c'è il mare che lava e scioglie. 

Cimice d'amore
rovescia con le mani i miei capelli sulle tue spalle
facendo buona guardia
 mentre quel Crocefisso discende dalla tua bocca.

Preghiere con la lingua raccolgono le mie braccia.
Rotte di aerei sopra le ali degli angeli.
Respirata negli specchi mentre indossi gli occhi.

Ti mostro il mare .


Tania Santurbano -inedita- diritti riservati-

lunedì 26 maggio 2014

Misure

Misure

Certe rivoluzioni cambiano la vita.
Bisogna solo tentare di passare i confini del cielo.
Quel trotto leggero di ore
infiocchetta di rosso anche gli occhi.
Respirata con il tuo respiro.
Imprigionata nei rami estivi
il momento della vita.

Bisogna sempre contare fino a trenta 
e fermarsi a quindici  senza infrangere le regole? 

Ci sono persone che diventano obbedienti. 
Altre che ferite,si fermano senza grida 
e non ricordano più chi sono.
Crescono quelli più furbi 
che si proclamano i più saggi. 
Nascosti... nascono i più svogliati
si ricoprono le mani di mitezza 
e si ubriacano senza gioia.
Ci sono i viziati 
che aspettano sempre una ricompensa.
Gli avari 
che evitano ogni cosa.
Infine quelli più poveri
che non hanno niente 
e si rivestono gli occhi di porpora.

Sbarcati  e risospinti da una solitudine difettosa. 


Tania Santurbano inedita-diritti riservati-

sabato 3 maggio 2014


Non far parte della vita di nessuno



Siamo solo animali tornati alla tana.
Bocche botteghe.
Troppo?
La parola troppo diventa una bugia 
cosi' l'amore striscia a terra 
si riempie di ferite 
diventa grigio come il colore delle armi
e comincia a chiederti con rabbia:          
 <<Fallo piano>>


Un filare di mercanti e tu tra le mani. 

Sei un ospite sempre silenzioso.

Accucciata  con gli occhi

e lucida  di sogni...cucio nella luce.

Vattene 


quasi stracciato

con la testa appoggiata sul mio ventre
un Re che muove il cuore al buio.

Sguardi senza lacci

pioggia e terra dentro quegli occhi di paglia
che moltiplicano grandi nuvole per coprire gli sguardi.

Mi alzi 

sotto una luna dove scendono sospiri spalancati.

Mugolano le ginocchia 

e si accendono i fuochi come gli odori .

Conta piano ...

mentre scivoli sulle guance 
e t'immergi spezzato .

Tremi

 mentre lapido le due dita nel mio cortile di pelle.

Uccidi 

mentre ti sento cantare.

Sul fianco solo fiaccole accese 

quel fumo d'incenso che aumenta la sete.

 <<Balla dentro quel nastro di porpora con gli occhi chiusi

mentre esce il fiume dalla tua bocca>>

Una danza ''forte come la morte''

scura negli inchini dentro la sala del banchetto

e quel bastardo nome di strada 

che risparmia solo mosche
<<Tu invasore>>

Soldato che entri nella pelle per guarirmi dalle guerre

non ci sono prigionieri.

I lembi dei capelli piegati sulle caviglie

resta sulla mia collina 
con quel bastone con cui sorreggi gli occhi
con le braccia larghe
e con quella folla d'amore 
che scende per cercare pane.

Giuda di Dio 

prendi quel cesto di baci e tradisci velocemente.

Ti darò per punirti la mia carne 

mentre le tue aquile batteranno l'oceano sulle mie ali
violentissime 
tirando le braccia
fino a sentire il  fruscio dei tuoi sandali sulla pelle.

Sette cieli per sette mari

sette bocche 
con una sola  macchia negli occhi
Tu...  io  e il mare



Tania Santurbano Inedito -Diritti Riservati-