martedì 29 aprile 2014

Nella tua casa come un contagio



Viene freddo e tutto batte velocemente
il tuo orto di ulivi sulla bocca
in certe sere voglio coglierti e in altre andare via.

Quasi un inchino di respiri 
mentre tieni gli occhi affilati sulla gola
<<Portami su >>
Bestemmi e sali sulla mia bocca incrociando le braccia
nessuno fiata in questa specie di notte.

Contrabbando amore per farne una raccolta 
quando cadono le foglie 
e i rami che sono occhi sempreverdi
sperano di aver seminato bene sotto l'ombra di grandi alberi.
Una volta guariti lasciano sulle dita manciate di terra.

Occhi spiumati 
che si beccano tra loro 
ogni penna
ogni piuma 
non può più  volare.
Un'altra volta l'inverno mentre cadono  tra i cespugli .


S'intana e sbadiglia alla neve 
mentre cresce.
 Una coppa di lacrime dove bere 
in quel fiume  di lingua imporporata di preghiere acquose .

Un nido di bocca dove covare fiatati e colati baci.
Stracci di sabbia sono le tue carezze
I capelli  fanno silenzio sulla tua schiena 
mentre abbracci la mia  pelle di cagna
divorata dalle onde. 

Riconoscerti da lontano 
mentre spingi  gli occhi  
dentro  la  carne che grida.
Seduto sui  miei  gradini  mordi   il cielo 
mentre raduni i tuoi respiri 
e mi cadono in bocca uno a uno 

Mi sollevi e fai girare le stelle. 


Tania Santurbano -inedito-diritti riservati

mercoledì 23 aprile 2014

LABIRINTO D'AMORE


Labirinto  d'amore

Tu mio re
 dose di senno
e nello stesso tempo
 fratello gemello della pazzia.

Monta la guardia al cuore
è pieno d'affanni e di crucci
infuso di passioni e zuppo di nettare.

Sventoli dentro labbra sfrontate
e  per aver parlato troppo ricevi castighi.
Fai impiccare ''le regine''
e non cedi spontaneamente le armi 
e non ti arrendi.

Lasci tutto il potere nella passione
 senza difetti
 nudo come una lama
cerchi nelle mie ginocchia un sibilo dove abitare.

Boscaglia di sguardi 
di mani arrossate da tempeste cosmiche
quando i baci passano
e non sanno spegnersi in controluce.

Spappoli le ossa
con  le tue mani nel mio silenzio.
Rimbombi nelle  vertebre.
Tu il gusto fatale degli intrecci
mi spunti solcando le colline.

 Cammini sulla luna di mezzanotte 
un solfeggio  fragile di arcobaleni  notturni
che aprono boccali ripieni di stelle.

Cresciuto nell'acqua
macchi tra gli alberi i respiri
masticando un 'innocenza incancellabile.

L'ultimo sigillo  dipinto di mutismi
con ali di pietra.
Mentre   fa sogni di carne.

''Fai scempio del mio corpo''
ritmo di falce tra le grida del cielo.
''Fai scempio del mio corpo''
crimine d'amore
con la tua fronte sudata.

Spargi lampi sulla mia bocca a veliero.
Sulle ginocchia
 come cavalli appoggiati sul petto
liberi le mani e abiti il mio corpo.
Leggenda rovesciata dentro  vicoli di pelle.
Carezze bestemmiate dentro curve di baci.

Cambiami i respiri ...  un vento dopo l'altro
mangia e bevi
nel mio ventre fino a strapparmi Dio.

Alchimie
mentre poggio le caviglie su vascelli sfumati
pulsi di celeste dentro il ritmo degli scogli
cavaliere metropolitano.

La pioggia per ascoltare le nubi.
Il vento per strapazzare il fango.

Le donne infila all'orizzonte .
per entrare dentro stanze di un bordello?
Notturni lirismi
il cuore non ha più stanze 
il cuore non è un grigio mosaico
dove far entrare manichini di luce
l'amore è un ruggito tribale
 piantato nella savana di cuori sacri.
Non c'è posto per cento nomi.

Peccato di cristallo.
Malinconico Re annoiato dalle girandole
che passeggiano tra le case e le fate della notte.
Tempeste di stelle 
sarà la spina che porterà il tormento.
Nato da un sole
che manca di tempo negli occhi.
Ingoiare arcangeli dentro un silenzio alato.

Gli occhi si serrano
 in un soffio di strani giorni senza ore
a cui chiedi peccati di ossa e sangue
perchè l'amore brucia un sorriso tra le stelle nude.

Lento
baci le mie  costellazioni artigliate
con  la tua  bocca di mare.




Tania Santurbano  inedito-diritti riservati-

domenica 13 aprile 2014

Amore irripetibile

Una conchiglia per ripararmi dal freddo
mentre mi ami.
Tra gli occhi e le mani
fai il tuo peccato.
Amore irripetibile .
T'amerò dentro un   vivaio di bocche  selvatiche e intonate.
E poi la voce sciolse l'aria
e la mangiò velocemente
il terzo giorno posò il suo cuore
 senza ferire il mare.

Mi sento tremare di fronte a te
sono sempre impreparata
ogni tuo assalto, mi interrompe in breve tempo il cuore.
Occupazione e tentazione.
Voglio essere processata dalla tua bocca
precipitare ed esplodere nei tuoi occhi.

Scendi amor
scendi dentro la pelle
a fare il pieno di benzina negli occhi
prima di correre a scaldarsi nella mia bocca.


Davanti le fiamme
 prigioniero
 piangi in ginocchio tra le stelle
mentre spunta l'aurora scollata di fiori.

Senti come ti amo sulle onde.

L'ansia della luna
semina stelle rosse lungo la pelle del cielo.

Una   pioggia profumata di mani
fanno tremare le palpebre
e il battito delle labbra sbottona il mare.

La tua strada lungo le mie caviglie
La tua strada lungo i miei argini
vacilli e scendi

Mare geloso
rifugio per gli alberi più bassi
stupefacente profondità che mi disturba.

Bello e triste
risplendi come una lucciola  notturna tra i miei campi di Bibbia.
Con i capelli tra la terra lavo la tua pelle.

Vieni sempre nel buio
e come una malattia morbida
ti appoggi sulla mia schiena fresca
e  incollata di colori.

Voglio sentirti  nascere
 e  camminare sui capelli.

Sinfonia di occhi
scendi nel mio ricamo.

Parlo del mare
e del  suo albero
che sa come baciarmi furiosamente
e  baciarmi  di nuovo fino alle ginocchia.

Riempi di stormi neri  quelle colline nude .
Urgenza di te
vertigine che muovi i respiri.

Mani d'uragano incendiate tra i fianchi della luna.
Libero morirai per amore
con qualche artificio ti fascerà gli occhi
incrocerà a fiamma con il fuoco le tue ciglia
e le tue gemme bruceranno.

<<Lanciare lo sguardo e correre>>

Poggiato su caviglie di pietra
sapeva togliere le spine
e toccare il cuore alla luna
aveva fame
 e
sete
 e
parlava la lingua degli angeli.

<<Lanciare lo sguardo e correre >>

Incatenata con le ciocche al vento
Un dolore divorato dagli avvoltoi
Una festa di morte appassionata
e poi piangere
per ogni ''fratelloamore''
salvato  dagli zoccoli  storpiati e metallici di una guerra di baci
che smuovono dal petto  l'anima.

Stelle che girano dentro gli occhi
che crescono a ciuffi sulle guance
e mordono i capelli

Un vento dopo l'altro mentre langue e spergiura
giuramenti bagnati.

Affida alle nuvole la luna.

Un Sole infilato sotto la pelle
appeso tra i rami dei suoi  alberi
fa nascere l'alba:
Lei
intagliata in ginocchio in plenilunio
consuma candele di notturni baci.

Per meraviglia e per disordine.

Salpare e riabitare lo stesso vicolo di mare
per un altro ballo indiavolato
l'amore.
<<Tu
     io
siamo innocente trastullo per albe innevate
per stelle sottili.
Fu la carne a ordinare i baci
Fu la carne  a liberare i baci>>

Nasco  in ogni porta
dentro strani violini di strada
affamata di pioggia
senza intrecci.

 Sia una notte fragile
in un freddo verginale
quando un uomo offre nel suo bosco
 il suo carnale delirio.

E la luna ride:
<<Non è questo il tempo
non  le dita
crepuscoli.
Tu sbagli me.>>

La tua pura seta aggroviglia le mie dita che indugiano
il tuo arco di palpebre curva le stelle

Nati dallo stesso seme
nell'argento di una pelle
che si offre silenziosa dentro quel verbo  di unghie
''il tuo nome  con tutte le frecce dentro.''

Artigli scarlatti  sopra spigoli di pelle.
Non sempre certi racconti prendono
 e raccolgono  la verità.
Dimenticate il ritmo
gli occhi sono bestie infuriate.
Le parole si fermano  sui binari.

Distesa sul balcone
Prima che la tua lingua possa pensare di non baciare
cercami quando le favole nascono dai libri
e fanno l'amore con il vento.

Prima che la tua lingua possa pensare di non baciare
rovescia il tempo nella tua bocca di temporali.
e chiudi in un giro di giostra i tuoi occhi.

Tu verrai lento nell'alba
e con cura brucerai .

Non  esiste un  confine di piogge eterne e polverose
dentro un villaggio di calici di stelle .
Sguardi poggiati  su ombre che sbadigliano  al crepuscolo
portano crisalidi di sabbia.
Farfalle che battono le ali contro il mare.

Versami fili di baci .
Scrivimi negli occhi
Dimentica i vetri sulla mia bocca
 Entra nel sudario del mio cuore .

Un amore senza via d'uscita ...è un amore triste
quest'amore è rosso come il segreto del cahos
blu come la linea della follia

   ''è verità''
    ''è menzogna''
Una cenere d'infinito e d'incoscienza
l'estremo limite della passione

Mastica  granelli di sabbia
 mentre picchia la testa contro le ginocchia
 per poi non dimenticare.

Cresce da sè ,si alimenta ,si esercita
non sa stare quieta
avanza imponente sulla scena.

Passa e incontra una sola preghiera
un solo vero amore.

Conosce l'inizio degli occhi.
Pronta a obbedire ,in perfetto ordine
 svela l'intima natura degli alberi
ancorata all'urlo del mare .

Tania Santurbano  inedito-diritti riservati

venerdì 4 aprile 2014

Racconti gitani



Racconto melodie gitane
 mentre scalza sospiro tuoni
agitando pupille tra temporali di lacrime
si fa tardi e mi prenderà nello stesso vicolo
con le stesse pietre e mi lascerà cadere le ali .

A tratti la bocca chiede permesso
svestita si mostra nuda
spiacente d'esser cieca chiama in preghiera i peccati.

Ora spiega lentamente.
 Smarrirmi nelle segrete delle tue dita
da cui sbucano  carezze
che rialzano la pelle...il punto di fuga
i tuoi occhi.
Possiedi la capacità di metter d'accordo la mia bocca con le tue dita
un vero assurdo affermare che l'armonia discordi.

Ho tenuto i tuoi occhi lontano dalle guance
mentre sparpagliavi con le labbra i sogni sul mio viso
e nello stesso tempo rimanevo in cielo sola nella notte
 pregando una sconfitta
e lassù i freddi sono terribili!costretta a soffrire.

<<Le tue dita proruppero in applausi sui miei fianchi.
    La tua bocca s'incamminò per via diritta .
    occupandomi.
   Abito nei tuoi  occhi
   e non arrivi a raccogliermi .>>
Sussurri mentre mi baci la fronte.

Tu
puoi trovare tra gli alberi i miei sospiri 
mentre il vento apre con le dita l'ultima foglia.
Tua 
Sgridandolo
Ti ho tralasciato come molte cose
dentro un rumore.

Frulla il tuo singhiozzo mentre ti concedi  come riposo ai venti
e  io
 non sto mai zitta
 riesco a fare gran rumore
 anche quando non voglio più ascoltarti.
oh cuore maledetto!
Ti vedo come un venditore di bibite che urla
che urla per vendere i suoi prodotti
inventando esclamazioni sempre diverse.
Mi  circondi da ogni parte e quel tuo chiasso indiavolato
 mi frastorna le orecchie
e in quel momento che inizio a contare 1-2-3-4-5
 e penso  ai punti fatti. 
Mi accorgo 
che è solo un ladro colto sul fatto.
Trema per le sue cose
a ogni piccolo rumore
cerca  di consolarmi
 mentre mi  ubriaca e fa bagordi.
Mi fa morire di morte naturale
cosi le circostanze mi consiglieranno di non cercarti
perchè è bello morire di morte naturale.

Sei  freddo mio cuore !
Come una mano di neve.

Scolorisci le cose
le trasformi in un bivio dove nessuno mormora.
Dove nulla ti parla
tra il velluto blu  di segmenti lunari
 dove si arrende anche il buio del diavolo.
Un confine ultimo
un amore perduto negli occhi come può essere respirato e lasciato solo?
Azzittite anime d'alghe
guizzate come falce fienaia,
 fregiando i lamenti
Pozzanghere di ninfee
cadute dal cielo. 
Mani
gorghi di carezze nati d'acquitrini
pulsioni d'alberi tra fessure di primavere fiorite
archi negli occhi.
Mareamandolaluna
 tra bocche d'onde in trame di sabbia fumose
l'ali dei gabbiani ungono l'aria sazi di cielo
filante oblio
arginando
voci palpitanti tra fenditure d'eco
petali di brace.


Piango lontana in scorie di luce 
nel tuo  fiore nato in penombra 
tra gli argini delle mie labbra.
Nel rogo dei giorni
smentita 
 vestita con la pelle del cielo 
 appendo ai balconi i baci 
e la cenere triste delle stelle.

Ondeggiami mentre germoglio tra le tue mani
cercami sui mormorii della tua  muraglia 
mi tramuterò sulla tua pelle
attraverserò i tuoi  templi
insegnami a volare.
Nessuna maschera.
Solo un manichino di luce.
  
Mentre parli con il mio corpo.
Mi fido di te che dai il nome all'amore
mentre i peccati girano  nudi  tra alberi.

Voglio uno spineto di sogni
per salire su scale di pietra.
In silenzi di cenere
in pura incandescenza 
(amoreaffanatodite)

Impronta candente ancorata all'urlo del mare
 ...sbrecciami le mani del cuore 
(occhimareluna)

e non posso amarti perchè le tenebre tramutano il mio cuore
in gorghi di baci
in un quieto canto che squarcia l'anima.
(nonmeritote)
un rogo d'amore  graffiato da un sipario
... mentre ti bacio gli occhi
 ...screziata 
(occhi-mare-luna-tempo-amore)
in altissimo e assoluto silenzio.

Perdona questa mia stellare crudeltà di stella
ferma sulla  bocca di un cielo
piumata dal delirio.

Sale e cera sulle mie ginocchia
mentre bevi le mie nuvole.






Tania Santurbano -inedito -diritti riservati- (PERCHE' TI  AMO  PIU'  FORTE  DELL'AMORE)