sabato 11 luglio 2015

Lolita e le sue porte




Lei é come Caino
uccide.
Lei è Abele.
Dio la scacciò
e la vestì con la pelle del cielo.

Nel suo giardino nero
con le gravidanze nelle mani.
Lei nerissima
e con la terra nei capelli.

Sudore e spine.
Cardi e dolore.
Lei comandava i cherubini
e toccava gli alberi.

Partorì la luna
in un suolo di cielo.
Lei camminò con Dio
per trecento anni
mentre il diavolo ballava tra i suoi capelli.




Tania Santurbano
-diritti riservati

-

1 commento:

  1. "Non c'è Lolita migliore di quella di Tania Santurbano": commento origliato sulla tomba di Nabokov a Montreux e su quella di Stanley Kubrick, nell'immenso giardino della sua casa di campagna, sicuramente a Hollywood anche se non c'è.

    RispondiElimina