mercoledì 11 gennaio 2017

IL mio uomo strano.

IL mio uomo strano.


è tardi
e ti aspetti le mie scarpe sul tavolo
con le gambe inquiete di mezzanotte.
Con quella barba dietro
dietro.


Corri con gli abbracci e mi dici:
-Sono stato con tante donne con tante altre.-
E io con gli occhi zuppi di lillà non ho alcuna cura
e ti aspetti il fiume e il bosco dalla mia pelle.
-Ma nessuna ho amato come te-

E' il terzo bacio con la lingua e
io mi sento una farfalla.
Quelle stelle sospese sulla tua fronte
e quella terribile neve tra le gambe
mentre lasci impronte.

Ci sono le targhe e l' asfalto e
io distesa nella notte.
Mescola la stoffa e i seni tra le dita
-Non mi era mai capitato di amare così tanto -.

Piove e mi sollevo
un tram e la mia gonna e non torno indietro.
Ho aspettato troppo e
questo vento che mi rovescia.
L'acqua scorre con questa corsa d'amore.

Sono un animale che si addormenta per caso sulle tue spalle.
E quando Dio batte sui tetti per svegliarmi
non mi lasci andare.

Strappo piano di lato ogni tuo bacio
le tue tre e quattro righe di donne, non le distingui.
Come sei bella è così poco sicuro nella tua bocca.

Nel tram distendi i fianchi e asciughi le lacrime.
E i miei capelli sono la tua stanza in affitto mentre mi passi in volo .
Ho consumato tutto il buio.

Questa notte di vetro lungo le finestre
e il tuo amore è come un mercato
si raccoglie ovunque.

Vivo e muoio ogni volta che fai l' amore stretto.
E prendi pure perchè tutto è mistero.
Le finestre sono aperte. Dormi e
dormi,
mi piace il giardino, c'è tutta discesa tra gli inverni.

E' strano quando mi trovi con la mano.
Perchè Tania? E io ti amo.
Sei tutte le mie paure.
Perchè Tania? Ti prego torna qui .
E io ti amo.



Tania Santurbano 





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