venerdì 20 giugno 2014

Quando lasciava cadere il cuore ... (pensieri)

Quando lasciava cadere il cuore           
                                     
    


Nel petto un pezzo di artiglieria. 
Lo vide alzato con le braccia di vetro
otto ...nove tonnellate di giorno poggiate sugli occhi.
E lei ancora a tagliare il cuore.
Soltanto fucili mentre falciava l'erba intorno a lui.
Osservava le pallottole entrare in ogni cellula.

-Hai superato la siccità?-
Continuava a dire ancora prima di tagliare i sogni.
-Hai superato la siccità?-
La sua bocca  una cattedrale. 


Portava le mani lontano da quel barile di sale
perchè l'amore aveva gli occhi esausti .
Ogni giorno costituiva un tipo di dolore diverso .
Rotte le cose..rotti i suoi occhi .

Lei non cambiava mai voce
era una riserva di caccia
una Chiesa dove ritornare.

Era attraversata sempre dallo stesso fiume.
Quasi nascosta dal fogliame
perchè era piena di alberi.

Sapeva amare a colpi di vento.
Ancora viva
esile
e svestita.
Passava giorni interi
a orlare di raso i sorrisi.

Quando lasciava cadere il cuore
tutto diventava troppo per continuare
era come ascoltare un eco.

Urlava :
-In salita ... a sinistra verso gli occhi. 
Fammi morire! Fammi morire!-

Oscillava prendendo forme spaventose
e ogni volta aveva voglia di pregare
metteva in croce le braccia sul petto per difendersi
e poi uscivano i demoni
l'unica salvezza.
Scendevano zitti
come se fossero stati sul punto di ucciderla
invece di salvarla.
Frantumata con qualche rumore 
irta di punte.

Lei non lo sapeva
ma poggiava delicatamente gli occhi 
dentro un gioco mutevole
poi si sporgeva in avanti 
per tentare di resistere
e incrociava le caviglie
sopra un basso tavolino illuminato dalla luna.
Forte e scuro
 continuamente indietro su per le colline.
In ogni colore.
Stati casuali di un amore innocente.
Appena iniziata.
La ipnotizzava solo con il suono
perchè aveva trascorso quasi tutta la vita sulla sua schiena
ogni notte tramutandola.
Cosi' infuriata trascorreva in ginocchio ogni bacio per guarire .


Lui .
Spedito nella pelle come un telegramma
gridava e riviveva i lamenti in altre cento bocche.
Coerente anche negli errori
appoggiato con le dita sui capelli
guardava cieco quelle ringhiere messe in fila fino al cielo.
Un cielo di carta dove gli si sedeva di fianco una stella.

Aperto e macchiato di rosso .
Così vivo e così sperduto
sempre un'ora prima del tramonto.


Tania Santurbano  inedita-diritti riservati



martedì 17 giugno 2014

Se hai amato una persona non smetti di amarla mai?

Tu dici: <<Se hai amato una persona non smetti di amarla mai...>>
Ma... il bene è diverso dall'amore
il bene rimane come un segno perimetrale sul cuore.
L'amore ingobbito dall'umidità del bene
cresce dentro 
ti respira.
Orgoglioso ti ordina di abbandonare tutto 
chiude le porte 
e non ti lascia andare.
Molte sono le sparizioni e restano sempre nel mistero.
Inizia a imboccarti di gelosia .
Corre
e ti lascia accucciata con il naso congelato ...
accartocciata sempre in un pomeriggio dentro un palmo di tramonto.
L'amore balla fino all'alba
il bene va a dormire presto.
Un millimetro di bene si tiene in tasca
mentre l'amore precipita di schiena dopo metri di volo...
sotto una pioggia calda che ti crolla sulle spalle.
Lascialo correre
spingilo all'aperto
perchè sa camminare sull'acqua...
e con un dito sa incendiare il tetto del cielo
fino a bucare con i suoi rami il paradiso.
Poi non dorme mai...
senza pazienza sbatte tutte le notti il viso contro la luna ...
vuole attraversarla mentre si lamenta .

Poi quando si sente solo
stacca le stelle
tutte troppo scoperte
tutte
tutte troppo stanche
e con la testa bassa... le nasconde nel mare
e poi fa finta .
Porta sempre gli occhi verso l'alto
e ogni tanto rotola mascherato con le mani sulla cinghia dei pantaloni.
L'amore riesce a far tremare anche i pini
entra nella loro tana legnosa
e comincia a cantare come una cicala.
Insomma ...è un ''Tornitore della notte''
non asciuga e lucida con la cera gli occhi.

tu dici:<< Se hai amato una persona non smetti di amarla mai...?>>

Tania Santurbano -inedita-diritti riservati (solo pensieri )

I passanti notturni parleranno di lei




La guerra cagna
tira fuori la lingua
e un'ora dopo la mezzanotte entra.
Un morso steso per terra. 
Bambini stretti nel tempo
infilati dentro germogli neri .
Liberati contro orizzonti.
Silenziosi .
Messi all'ingiù dentro impronte di neve.
Bisogna solo stare attenti a quelle precoci nevicate
fanno ognuno un rumore diverso.
Bisogna saper prendere in giro la neve.
io non riesco
tu?
io non riesco.
Parli della natura... quella dentro?
Un prato inclinato a circa trenta metri dal cielo
con porte, finestre e catene.
Dimmi
come si fa?
non so riconoscere certe nature.
Dimmi
come si fa?
La neve non suona
non sa pascolare e si perde .
Dimmi
come si fa?
Si muove nel sangue
e certe tracce sono marchi stesi nel cuore.

C'è la neve
quella che spinge e affonda
e poi si scioglie.
Bisogna scolpire alcune figure
lavorarle con fedeltà
senza guardare mai le dita.

Un cimitero con dentro stelle tagliate male dal cielo.
Uno scultore che porta per cappello la luna
che crea con gli alberi un giardino.
Sa intagliare
cuori dritti
cuori storti
cuori piegati e IN-ginocchio.

Questo cielo non è un ospedale pieno di botte
dove ammalarsi di tristezza
ma l'imbocco di una tana dove tornare.

Un palcoscenico clandestino
dove un arcidiavolo contrabbanda occhi in affitto

La neve mangia gli abbracci
cosi' alle vole l'anima si sente bastonata
cacciata a calci.
Non trovando più la cuccia
annusa per terra fino in fondo
finchè altri visi con altri calci sulla schiena
le danno ancora da mangiare.
Qualcuno riesce ad accarezzarla
altri a rubarla
ma dimenticano che la libertà vale più di ogni pasto.

Bisogna farla guarire
mentre geme dentro pareti di pietra.
Bisogna farla guarire
mentre piccola e imbavagliata... spia dalla gabbia.
Polvere e mare
ma tornerà libera.
Riuscirà a procurarsi dei sogni contagiosi
e con un lanciafiamme mirerà dritto contro le stelle
per accenderle tutte .
Ci abiterà dentro gli occhi
e marcerà velocemente nel buio.
I passanti notturni parleranno di lei
di strade che odorano di speranza.

Tania Santurbano -inedito-diritti riservati

Ci sono cose sulle quali è meglio tacere è una tenerezza terrificante amare




L'ultimo amore rimane immobile sulla sedia
tramutato.
Se il demonio si fosse presentato a me
e avesse proposto di comprarmi le mani e il petto
in cambio dei suoi occhi
non avrei esitato
ma sai il perchè?
è una tenerezza terrificante amare.

Tu sei la ragione naturale. Addosso.

Qui .
Gettandoti rumorosamente.
Occupatissima a non farlo.
Quindici minuti di occhi
con Whisky di puro malto vecchio di dodici anni.

Sulla credenza un cestino di carezze
brulicante e esente da correnti
assai fragile
perchè certe bocche non sanno nuotare tra le ginocchia.
No Amore... è ora di mangiare e di dormire.
Lei si senti' per un momento morire
poi tutto continuò.
<<Fammi contare i fiocchi di neve negli occhi>>
Bisbigliò guardandosi allo specchio
e lo guardò di nascosto
mentre lui conservava le serpi nella bocca .
Sembrava un piccolo letto

 in attesa di diffondersi sulla pelle.
Aveva la faccia tutta lucida
e la sua lingua pareva una grossa ventola tutta verde.
Diffondeva parole ammalate.
E poi trenta rumori ripetuti per trenta volte con la mano :
<<Signore non guardare ti sto tradendo >>
Lui pesava in silenzio
si era poggiato di nascosto sulle sue guance
aveva esaurito il coraggio.
Cercava di tirare le parole fino alla gola per farla piangere.
Dalla finestra si vedeva il cielo 

era tutto aperto.

Tania Santurbano -inedito-diritti riservati

le ''Litanie'' si rialzarono sopra le mani ''Ora pro nobis''.Una evocazione 

 Tentarla 
 darle tre tremiti.
 Non aveva gridato ma aveva restituito.
 Ricadde nella muta stanchezza.
 Poi quelle mani aspre proferivano sillabe
 dentro un petto esile pieno di millepiedi . 


 Erano andati sotto gli alberi con la febbre.
 Cedeva  nella sua mano .
 Le moriva la voce fra i denti
 in fila le sue dita.

-Ti amo
 ''Più in su'' 
  in mezzo a tutti gli odori forti.-

Mormorò mentre riannodava i bottoni. 

-Ti amo 
  senza forze
'' Più in su''-

 Lo guardava.
 Lei lo guardava piangere.
 Tante cose della notte battevano contro gli occhi.


Tania Santurbano -inedita -diritti riservati-


Tania Santurbano -inedita -diritti riservati-


Nellina un controvento

I semi delle parole
si velano dentro piogge di copioni
che portano piccole maschere d'amore
umettate di labbra.
Come pane caldo in un bacio
per oltrepassare lo stupore.

Nellina
un sortilegio letto tra le mani.
Ti anticipa nei ricordi .
Ti passa accanto all'incirca alla stessa ora.
Ride sempre impercettibilmente
e sa ritirare i respiri.
Disegna con le mani nell'aria
una bianchissima realtà mutata.

S'alza il teatro ...Un controvento.
Come riprendere a respirare?
Farlo quasi sempre silenziosamente
senza accalcarsi lungo quelle strade esagerate
senza stendere il cuore per terra.

Non bisogna mai risuonare per farsi notare
mettere un ''Alleluja''tra i denti
e spingere la lingua all'indietro
probabilmente si formano buchi nei pensieri
e i denti cominciano a battere come sonagli
ma...l'Arrivo è la scelta.

Basta moltiplicare il pane e il pesce..

Shhh ...sempre silenziosamente
e farlo mentre gridano gli uccelli.

Nellina si inchina
orlata con le sue cento anime.
Una fanciulla con un fazzoletto
fatto di pietruzze e fili d'erba
modellata con la cera negli occhi.

Nascono gli applausi
incarnati nelle mani
che battono bagliori sulla coltre dei sogni.
Un torrente sottopelle che sorge
ruggisce
lotta
spera
In-dispensabile sporgere le labbra in tremanti preghiere
''non ci sarà pericolo di addormentarsi''.

L'ardore del sipario che non tace
si alza gorgogliando.
Eccola
appena nata senza limiti.



Tania Santurbano
  -inedito -diritti riservati