venerdì 28 febbraio 2014

Certe bugie non si raccontano al cuore.

Precipitato sulle ginocchia
guardami andare via 
perchè non tornerò
mentre dormi sulle mie mani alte come stelle.

Quel nudo di ferro interrompe gli occhi.
Tingi con le tue dita quel giardino di specchi
che profumano di farfalle
perchè le loro ali sono crepuscoli girati 
che si baciano toccandosi.

Lasciami ballare con il Diavolo 
che si stacca ogni notte  prima e dopo ogni tramonto
per ormeggiare affamato le mie rive.

Capelli di luna tormentati da sguardi metallici 
raccolgono gli ultimi cigni 
che si frantumano nel tuo ventre feroce. 

Risorgono da porticati   
che feriscono il cielo certe carezze.
Mi troverai più tardi senza respiro 
a far rumore nel tuo petto.

Piena nella tua pelle 
ti ricordi di me?
Rosari e spine caduti  dal cielo
ricoprono la mia schiena.

Indifesi baci si spargono 
dentro labirinti mascherati.
Sussurro 
mi fido di te.

Un pettirosso di sangue  
si poggia sulla mia fronte.

Consacra la pioggia 
mentre morente germoglio tra i tuoi rami
è ora di bruciare. 

Tania Santurbano  --diritti riservati inedito

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