Certe bugie non si raccontano al cuore.
Precipitato sulle ginocchia
guardami andare via
perchè non tornerò
mentre dormi sulle mie mani alte come stelle.
Quel nudo di ferro interrompe gli occhi.
Tingi con le tue dita quel giardino di specchi
che profumano di farfalle
perchè le loro ali sono crepuscoli girati
che si baciano toccandosi.
Lasciami ballare con il Diavolo
che si stacca ogni notte prima e dopo ogni tramonto
per ormeggiare affamato le mie rive.
Capelli di luna tormentati da sguardi metallici
raccolgono gli ultimi cigni
che si frantumano nel tuo ventre feroce.
Risorgono da porticati
che feriscono il cielo certe carezze.
Mi troverai più tardi senza respiro
a far rumore nel tuo petto.
Piena nella tua pelle
ti ricordi di me?
Rosari e spine caduti dal cielo
ricoprono la mia schiena.
Indifesi baci si spargono
dentro labirinti mascherati.
Sussurro
mi fido di te.
Un pettirosso di sangue
si poggia sulla mia fronte.
Consacra la pioggia
mentre morente germoglio tra i tuoi rami
è ora di bruciare.
Tania Santurbano --diritti riservati inedito
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