sabato 22 febbraio 2014

Tu

Una città che mastica fuoco
e porticati sognanti 
turbati da violini 
che sorgono dentro occulte mani.

Mare arrossato oltre la notte.
Occhi e mani

tra le carte e il cuore.

Puoi conservare i contorni
solo per dire addio
perchè certe lacrime bestemmiate
fanno finta di illuminarti il sonno.

Una candela notturna caduta nell'ombra
tra occhispecchi verginali
sillabati da respiri e girandole.

Felino amore
confondimi con il tuo disordine.
Spergiura oltre lo spigolo del buio.
Senza scogli
affonda la mia bocca nella neve.

Lucciole infuocate tra le tue dita.
Tu
arciere assetato di boschi
involi il cuore nel palmo delle tue maree
e il tuo ballo di corte rosseggia.

Germina tra le mie gemme.
La giustiziamore è una risposta data con piccoli occhi.

Notturna autunnale
furente di ricordi tra i temporali
indica la strada ubriaca.

La stanza dei segreti
nella savana triste delle stelle
fa sentinella al mare.

Riposa carillon
come fosse silenzio.
Gira le tue dita nel giorno.


Graffia quel muschio
sul bordo dell'orizzonte
e legami i capelli
mentre ruggisci fino a uccidermi di baci.

Ritmo.

Tania Santurbano Inedito- diritti riservati-

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