venerdì 9 agosto 2013

'' l'ebreo bambino''.


L'ebreo bambino

E quando il cielo ingoiò

nascondendo nel crepuscolo

le sue figlie leggere

sentii l'alito di un'anima pesante

scuotere la mia terra randagia.

Ripassai a memoria tutti i dolori

mentre quelle selvatiche ombre

cominciarono a cucirmi il cuore

per non farlo muovere.

Spinato

armato  solo di occhi.

Coricato con i capelli dentro la terra

più debole e senza sandali.

Aveva ancora la bocca piena di molliche

fasciata di lacrime.

Fermo sotto la chioma delle ossa

si aggiustava con le dita le ginocchia 

pregando tra i fili di un tramonto sospeso.

Un soffitto troppo stretto

senza bandiere e Cristi

senza preti e uomini

si strinse all' ombra.
                                                              
Tania Santurbano   inedita – diritti riservati

3 commenti:

  1. il tuo modo di farmi sentire parte integrante con la tua poesia è meraviglioso. Grazie

    RispondiElimina
  2. ho sentito i brividi. Veramente molto bella c'è dentro molto sentimento ,la speranza di trovare la giustizia dentro versi meravigliosi

    RispondiElimina