Imprigionata dentro i tuoi petali
sudi appassionatamente
mentre imparo a contare le tue dita
stordite dal ricordo.
Chiusa dentro un sacco
sfiorisci come un bozzolo attorcigliato.
Attaccato dentro un passato rigato
che lievita sopra i tuoi occhi bagnati
senza che le gote si tingano di china.
Liscia e vaporosamente bianca
tra l'erba alta dei tuoi capelli
insolitamente azzurra sulle ginocchia
tutta coperta d'amore.
Accendi la tua lampada di petrolio
mentre faccio il giro della stanza.
La tua schiena
un rosario recitato.
Rosa nella notte
affilata e frastagliata di spine
circondata da alberi.
Arrampicati su per i rami del glicine
e rimani immobile tra le braccia del vento.
Creatura dimenticata
sono tuo prigioniero.
Tania Santurbano inedita – diritti riservati
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