lunedì 23 settembre 2013

Poi il cielo si truccò gli occhi con la neve e disse:
'' Sono intossicato d'amore''
e cominciò a piangere.



Coglimi un fiore stordito,senza corona .
Appendilo in croce sulle mie spalle
e alzami dritto in cielo,
poggiandomi sulla fronte
diciassette steli in fila senza spine .
Incorona il tuo re senza regno,
mistico amore ritagliato a metà dai ricordi .
Rinfila i tuoi pensieri


che sigillati da rampicanti ciglia,
si ammucchiano dentro un nido
intrecciato di spensierati sguardi
che appena nati guaiscono
per un rammentato amore.
Confina quel tarlo di bacio sulla mia fronte
mentre spolveri con le dita
impiastrate di miele e respiri
il mio ventre vuoto.
Ricalca la tua orma
dentro una luce avvilita
che disordinatamente piange amore.
E tu
con le zolle negli occhi
racconti di favole piccole, senza storie.
La terra brulicata di radici gonfie
si arcua

infilata da un pianto
ricucito in uno sguardo eterno.
In piedi con i pensieri raccolgo dalla terra i tuoi baci
mentre quel rigo di fango scende su una sola guancia
e i singhiozzi zoppicano dentro la mia gola .
Tolgo dalla tasca il mio cuore zeppo di carezze
e i tuoi occhi vuoti smettono di sorridere.
La tua mano sgualcita dal dolore
corre a perdifiato dentro le mie mani
La terra si piega sotto un cielo sconosciuto.


Tania Santurbano Stetari Finitus Infinito inedita – diritti riservati

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