venerdì 4 aprile 2014

Racconti gitani



Racconto melodie gitane
 mentre scalza sospiro tuoni
agitando pupille tra temporali di lacrime
si fa tardi e mi prenderà nello stesso vicolo
con le stesse pietre e mi lascerà cadere le ali .

A tratti la bocca chiede permesso
svestita si mostra nuda
spiacente d'esser cieca chiama in preghiera i peccati.

Ora spiega lentamente.
 Smarrirmi nelle segrete delle tue dita
da cui sbucano  carezze
che rialzano la pelle...il punto di fuga
i tuoi occhi.
Possiedi la capacità di metter d'accordo la mia bocca con le tue dita
un vero assurdo affermare che l'armonia discordi.

Ho tenuto i tuoi occhi lontano dalle guance
mentre sparpagliavi con le labbra i sogni sul mio viso
e nello stesso tempo rimanevo in cielo sola nella notte
 pregando una sconfitta
e lassù i freddi sono terribili!costretta a soffrire.

<<Le tue dita proruppero in applausi sui miei fianchi.
    La tua bocca s'incamminò per via diritta .
    occupandomi.
   Abito nei tuoi  occhi
   e non arrivi a raccogliermi .>>
Sussurri mentre mi baci la fronte.

Tu
puoi trovare tra gli alberi i miei sospiri 
mentre il vento apre con le dita l'ultima foglia.
Tua 
Sgridandolo
Ti ho tralasciato come molte cose
dentro un rumore.

Frulla il tuo singhiozzo mentre ti concedi  come riposo ai venti
e  io
 non sto mai zitta
 riesco a fare gran rumore
 anche quando non voglio più ascoltarti.
oh cuore maledetto!
Ti vedo come un venditore di bibite che urla
che urla per vendere i suoi prodotti
inventando esclamazioni sempre diverse.
Mi  circondi da ogni parte e quel tuo chiasso indiavolato
 mi frastorna le orecchie
e in quel momento che inizio a contare 1-2-3-4-5
 e penso  ai punti fatti. 
Mi accorgo 
che è solo un ladro colto sul fatto.
Trema per le sue cose
a ogni piccolo rumore
cerca  di consolarmi
 mentre mi  ubriaca e fa bagordi.
Mi fa morire di morte naturale
cosi le circostanze mi consiglieranno di non cercarti
perchè è bello morire di morte naturale.

Sei  freddo mio cuore !
Come una mano di neve.

Scolorisci le cose
le trasformi in un bivio dove nessuno mormora.
Dove nulla ti parla
tra il velluto blu  di segmenti lunari
 dove si arrende anche il buio del diavolo.
Un confine ultimo
un amore perduto negli occhi come può essere respirato e lasciato solo?
Azzittite anime d'alghe
guizzate come falce fienaia,
 fregiando i lamenti
Pozzanghere di ninfee
cadute dal cielo. 
Mani
gorghi di carezze nati d'acquitrini
pulsioni d'alberi tra fessure di primavere fiorite
archi negli occhi.
Mareamandolaluna
 tra bocche d'onde in trame di sabbia fumose
l'ali dei gabbiani ungono l'aria sazi di cielo
filante oblio
arginando
voci palpitanti tra fenditure d'eco
petali di brace.


Piango lontana in scorie di luce 
nel tuo  fiore nato in penombra 
tra gli argini delle mie labbra.
Nel rogo dei giorni
smentita 
 vestita con la pelle del cielo 
 appendo ai balconi i baci 
e la cenere triste delle stelle.

Ondeggiami mentre germoglio tra le tue mani
cercami sui mormorii della tua  muraglia 
mi tramuterò sulla tua pelle
attraverserò i tuoi  templi
insegnami a volare.
Nessuna maschera.
Solo un manichino di luce.
  
Mentre parli con il mio corpo.
Mi fido di te che dai il nome all'amore
mentre i peccati girano  nudi  tra alberi.

Voglio uno spineto di sogni
per salire su scale di pietra.
In silenzi di cenere
in pura incandescenza 
(amoreaffanatodite)

Impronta candente ancorata all'urlo del mare
 ...sbrecciami le mani del cuore 
(occhimareluna)

e non posso amarti perchè le tenebre tramutano il mio cuore
in gorghi di baci
in un quieto canto che squarcia l'anima.
(nonmeritote)
un rogo d'amore  graffiato da un sipario
... mentre ti bacio gli occhi
 ...screziata 
(occhi-mare-luna-tempo-amore)
in altissimo e assoluto silenzio.

Perdona questa mia stellare crudeltà di stella
ferma sulla  bocca di un cielo
piumata dal delirio.

Sale e cera sulle mie ginocchia
mentre bevi le mie nuvole.






Tania Santurbano -inedito -diritti riservati- (PERCHE' TI  AMO  PIU'  FORTE  DELL'AMORE)

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