domenica 13 aprile 2014

Amore irripetibile

Una conchiglia per ripararmi dal freddo
mentre mi ami.
Tra gli occhi e le mani
fai il tuo peccato.
Amore irripetibile .
T'amerò dentro un   vivaio di bocche  selvatiche e intonate.
E poi la voce sciolse l'aria
e la mangiò velocemente
il terzo giorno posò il suo cuore
 senza ferire il mare.

Mi sento tremare di fronte a te
sono sempre impreparata
ogni tuo assalto, mi interrompe in breve tempo il cuore.
Occupazione e tentazione.
Voglio essere processata dalla tua bocca
precipitare ed esplodere nei tuoi occhi.

Scendi amor
scendi dentro la pelle
a fare il pieno di benzina negli occhi
prima di correre a scaldarsi nella mia bocca.


Davanti le fiamme
 prigioniero
 piangi in ginocchio tra le stelle
mentre spunta l'aurora scollata di fiori.

Senti come ti amo sulle onde.

L'ansia della luna
semina stelle rosse lungo la pelle del cielo.

Una   pioggia profumata di mani
fanno tremare le palpebre
e il battito delle labbra sbottona il mare.

La tua strada lungo le mie caviglie
La tua strada lungo i miei argini
vacilli e scendi

Mare geloso
rifugio per gli alberi più bassi
stupefacente profondità che mi disturba.

Bello e triste
risplendi come una lucciola  notturna tra i miei campi di Bibbia.
Con i capelli tra la terra lavo la tua pelle.

Vieni sempre nel buio
e come una malattia morbida
ti appoggi sulla mia schiena fresca
e  incollata di colori.

Voglio sentirti  nascere
 e  camminare sui capelli.

Sinfonia di occhi
scendi nel mio ricamo.

Parlo del mare
e del  suo albero
che sa come baciarmi furiosamente
e  baciarmi  di nuovo fino alle ginocchia.

Riempi di stormi neri  quelle colline nude .
Urgenza di te
vertigine che muovi i respiri.

Mani d'uragano incendiate tra i fianchi della luna.
Libero morirai per amore
con qualche artificio ti fascerà gli occhi
incrocerà a fiamma con il fuoco le tue ciglia
e le tue gemme bruceranno.

<<Lanciare lo sguardo e correre>>

Poggiato su caviglie di pietra
sapeva togliere le spine
e toccare il cuore alla luna
aveva fame
 e
sete
 e
parlava la lingua degli angeli.

<<Lanciare lo sguardo e correre >>

Incatenata con le ciocche al vento
Un dolore divorato dagli avvoltoi
Una festa di morte appassionata
e poi piangere
per ogni ''fratelloamore''
salvato  dagli zoccoli  storpiati e metallici di una guerra di baci
che smuovono dal petto  l'anima.

Stelle che girano dentro gli occhi
che crescono a ciuffi sulle guance
e mordono i capelli

Un vento dopo l'altro mentre langue e spergiura
giuramenti bagnati.

Affida alle nuvole la luna.

Un Sole infilato sotto la pelle
appeso tra i rami dei suoi  alberi
fa nascere l'alba:
Lei
intagliata in ginocchio in plenilunio
consuma candele di notturni baci.

Per meraviglia e per disordine.

Salpare e riabitare lo stesso vicolo di mare
per un altro ballo indiavolato
l'amore.
<<Tu
     io
siamo innocente trastullo per albe innevate
per stelle sottili.
Fu la carne a ordinare i baci
Fu la carne  a liberare i baci>>

Nasco  in ogni porta
dentro strani violini di strada
affamata di pioggia
senza intrecci.

 Sia una notte fragile
in un freddo verginale
quando un uomo offre nel suo bosco
 il suo carnale delirio.

E la luna ride:
<<Non è questo il tempo
non  le dita
crepuscoli.
Tu sbagli me.>>

La tua pura seta aggroviglia le mie dita che indugiano
il tuo arco di palpebre curva le stelle

Nati dallo stesso seme
nell'argento di una pelle
che si offre silenziosa dentro quel verbo  di unghie
''il tuo nome  con tutte le frecce dentro.''

Artigli scarlatti  sopra spigoli di pelle.
Non sempre certi racconti prendono
 e raccolgono  la verità.
Dimenticate il ritmo
gli occhi sono bestie infuriate.
Le parole si fermano  sui binari.

Distesa sul balcone
Prima che la tua lingua possa pensare di non baciare
cercami quando le favole nascono dai libri
e fanno l'amore con il vento.

Prima che la tua lingua possa pensare di non baciare
rovescia il tempo nella tua bocca di temporali.
e chiudi in un giro di giostra i tuoi occhi.

Tu verrai lento nell'alba
e con cura brucerai .

Non  esiste un  confine di piogge eterne e polverose
dentro un villaggio di calici di stelle .
Sguardi poggiati  su ombre che sbadigliano  al crepuscolo
portano crisalidi di sabbia.
Farfalle che battono le ali contro il mare.

Versami fili di baci .
Scrivimi negli occhi
Dimentica i vetri sulla mia bocca
 Entra nel sudario del mio cuore .

Un amore senza via d'uscita ...è un amore triste
quest'amore è rosso come il segreto del cahos
blu come la linea della follia

   ''è verità''
    ''è menzogna''
Una cenere d'infinito e d'incoscienza
l'estremo limite della passione

Mastica  granelli di sabbia
 mentre picchia la testa contro le ginocchia
 per poi non dimenticare.

Cresce da sè ,si alimenta ,si esercita
non sa stare quieta
avanza imponente sulla scena.

Passa e incontra una sola preghiera
un solo vero amore.

Conosce l'inizio degli occhi.
Pronta a obbedire ,in perfetto ordine
 svela l'intima natura degli alberi
ancorata all'urlo del mare .

Tania Santurbano  inedito-diritti riservati

1 commento:

  1. Bella... sento potenti richiami a Garcia Lorca, sbaglio ? :)

    Andrea

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