martedì 29 aprile 2014

Nella tua casa come un contagio



Viene freddo e tutto batte velocemente
il tuo orto di ulivi sulla bocca
in certe sere voglio coglierti e in altre andare via.

Quasi un inchino di respiri 
mentre tieni gli occhi affilati sulla gola
<<Portami su >>
Bestemmi e sali sulla mia bocca incrociando le braccia
nessuno fiata in questa specie di notte.

Contrabbando amore per farne una raccolta 
quando cadono le foglie 
e i rami che sono occhi sempreverdi
sperano di aver seminato bene sotto l'ombra di grandi alberi.
Una volta guariti lasciano sulle dita manciate di terra.

Occhi spiumati 
che si beccano tra loro 
ogni penna
ogni piuma 
non può più  volare.
Un'altra volta l'inverno mentre cadono  tra i cespugli .


S'intana e sbadiglia alla neve 
mentre cresce.
 Una coppa di lacrime dove bere 
in quel fiume  di lingua imporporata di preghiere acquose .

Un nido di bocca dove covare fiatati e colati baci.
Stracci di sabbia sono le tue carezze
I capelli  fanno silenzio sulla tua schiena 
mentre abbracci la mia  pelle di cagna
divorata dalle onde. 

Riconoscerti da lontano 
mentre spingi  gli occhi  
dentro  la  carne che grida.
Seduto sui  miei  gradini  mordi   il cielo 
mentre raduni i tuoi respiri 
e mi cadono in bocca uno a uno 

Mi sollevi e fai girare le stelle. 


Tania Santurbano -inedito-diritti riservati

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